Il blog di Osm1816 di oggi tratta ancora una volta l’importanza di instaurare un clima aziendale positivo in azienda, accogliente e comunicativo per crescere e aumentare la produttività. Ti raccontiamo di più grazie al supporto di un articolo pubblicato su hbr.org.

Ci sono ancora troppe aziende – e, di riflesso, troppo imprenditori – che credono che avere una cultura “spietata” del lavoro, ovvero operare in un ambiente dove la pressione è sempre alta e l’ansia di dover fare è sinonimo di produttività, assicuri il successo. In realtà numerose ricerche condotte da psicologi dimostrano che ambienti lavorativi di questo tipo non solo sono dannosi per gli affari, ma risultano tossici per i dipendenti.

Nel mondo del lavoro esiste ancora l’errata convinzione che lo stress e la pressione spingano i dipendenti a fare di più, meglio e più velocemente. Tutto ciò è quanto più lontano possibile dalla realtà e ha un costo per le aziende – costo che, forse, esse stesse non sanno di stare sostenendo.

Quanto è importante il clima in azienda?

Stiamo parlando delle spese sanitarie.  Secondo uno studio condotto dalla American Psychological Association, ad esempio, si è calcolato che circa 550 milioni di giornate lavorative all’anno vengono perse a causa dello stress. E non è tutto: dal 60% all’ 80% degli incidenti sul lavoro sono da attribuire allo stress, così come l’80% delle visite mediche è a causa dello stress. Insomma, la tensione e l’ansia che si possono accumulare sul lavoro sono senza dubbio causa di problemi di salute seri: dalla sindrome metabolica alle malattie cardiovascolari e, nei casi più gravi, anche al decesso.

L’aspetto più grave della faccenda, però, riguarda l’aspetto gerarchico che si lega al binomio stress-malattia. Uno studio ha dimostrato che le persone “meno importanti” nella gerarchia lavorativa sono quelle più a rischio di contrarre malattie o morire di infarto. Questi dipendenti sono, in definitiva, quelli più stressati e più in pericolo.

Ugualmente preoccupante è il costo del disimpegno. La pressione e lo stress portano i dipendenti a disinteressarsi al proprio lavoro. Al contrario, l’impegno – e la produttività che ne consegue – rende i lavoratori sereni, rispettati, appezzati per il loro apporto all’azienda.

Ma quanto costa, quindi, il disimpegno? Secondo uno studio condotto dalla Queens School of Business e da Gallup Organization, i lavoratori disinteressati verso il proprio mestiere causano il 37% in più di assenteismo, il 49% in più di incidenti e il 60% in più di errori.

Scarica i contenuti gratuiti!Motivare i dipendenti: come migliorare il clima aziendale?

Un terzo e ultimo costo per le aziende che mancano di clima aziendale positivo è la mancanza di lealtà da parte dei dipendenti. Secondo le ricerche, lo stress sul posto di lavoro è la motivazione per cui il 50% dei lavoratori si guarda intorno e decide di cambiare lavoro, dimettersi o rifiutare promozioni. Questi comportamenti hanno ovviamente un costo che grava sulle aziende sia in termini di produttività che di denaro. Il Center for American Progress stima che per sostituire un dipendente l’azienda spenda circa il 20% dello stipendio di un singolo lavoratore. Alcuni business corrono ai ripari cercando di convincere i dipendenti a restare offrendo benefit come il lavoro da remoto o la palestra in ufficio. In realtà i lavoratori non hanno bisogno di beni materiali, ma di una sola cosa: di benessere sul posto di lavoro. E il benessere può essere prodotto solo grazie ad una cosa: un clima aziendale positivo. (Come mantenere i migliori collaboratori in azienda? Leggi qui)

Come migliorare il clima aziendale?

Ecco alcuni consigli per fare della tua azienda un luogo con un clima aziendale positivo e salutare per i dipendenti:

  • prendersi cura dei dipendenti e dei colleghi ed interessarsi a loro come se fossero degli amici;
  • fornire supporto e un aiuto se chi lavora con te è in difficoltà;
  • non assumere atteggiamenti che condannino gli errori ed evitare di instillare il senso di colpa;
  • trattare tutti con rispetto, gratitudine e fiducia.

Qual è il compito dell’imprenditore?

E tu, in quanto imprenditore, cosa puoi fare per sostenere queste buone abitudini?

  1. Favorisci la socialità. Molte ricerche di settore hanno rivelato che le connessioni sociali positive sul luogo di lavoro fanno stare molto bene le persone sia a livello fisico che mentale. Al contrario, un luogo di lavoro in cui il clima aziendale è rigido e pesante non farà altro che minare i rapporti sociali e la salute delle persone.
  2. Sii empatico. I tuoi dipendenti contano su di te e si ricorderanno dei tuoi comportamenti, della tua empatia, delle esperienze positive legate alla tua persona. Se sarai sinceramente gentile, disponibile e aperto, loro te ne saranno riconoscenti e saranno la tua forza nei momenti più difficili.
  3. Fai di tutto per aiutare. Quando ti è possibile, fai di tutto per aiutare i tuoi dipendenti o i collaboratori che manifestano un problema: queste persone non solo ti saranno riconoscenti, ma resteranno al tuo fianco, si impegneranno per il successo dell’azienda e per il raggiungimento degli obiettivi comuni.
  4. Incoraggia le persone a parlare con te, specialmente dei loro problemi. Quando i dipendenti hanno a che fare con un leader empatico e che è aperto all’ascolto si sentono molto meglio. Studi psicologici hanno dimostrato che la comunicazione tra leader e dipendenti porta a migliori risultati sul lavoro. Invece di instaurare un clima aziendale lavorativo che si basa sulla paura e sulla tensione, fai in modo che la tua azienda sia un porto sicuro in cui le persone possano sentirsi ascoltate, comprese. Tutti lavoreranno meglio e saranno più produttivi.

Cosa ne pensi di queste riflessioni per creare un clima aziendale positivo? Dicci la tua, contatta Osm1816.

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