Bentornati sul blog di Osm1816! Oggi parliamo del settore del lusso in Cina grazie ad un articolo pubblicato su jingdaily.com.

Negli ultimi anni è stato registrato un numero sempre crescente di consumatori di beni di lusso – in particolare di “esperienze” più che di oggetti – e localizzati in Asia, in particolare in Cina.

Con l’area Asia-Pacifico a fare da apripista nelle vendite globali, i clienti cinesi sono i protagonisti col 68% degli acquisti di beni di lusso. Le vendite in quest’angolo di mondo sono cresciute del 9% nel 2018, rappresentando il 41% delle vendite globali nel settore.

L’Europa occidentale precede il nord America, piazzandosi come secondo mercato più vasto per quanto riguarda il luxury shopping, anche se l’instabilità economica e politica del vecchio continente ha fatto registrare un rallentamento nella crescita di questa tipologia di spesa.

Come ottimizzare il business in Cina

Anche un viaggio molto costoso è considerato un bene di lusso: entro il 2023, infatti, pare che la Cina raggiungerà gli Stati Uniti e la Germania in quanto paese con il numero più alto di turisti in uscita. I turisti cinesi sono da sempre gli “obiettivi” più desiderati dai brand, perché hanno disponibilità economica importante e sono molto propensi a spendere, investendo in beni di lusso.

I cinesi ricchi comprano oggetti costosi durante i viaggi all’estero – sono anche quelli che spendono più di tutti durante i viaggi in generale. Euromonitor prevede anche una crescita nella vendita di auto di lusso, nonché di esperienze esclusive nei prossimi 5 anni. Anche il settore dell’hospitality e i brand di viaggio vivranno un aumento di prenotazioni da una certa tipologia di clienti, alla ricerca di raffinatezza, eccellenza e sontuosità.

Allo stesso modo, anche i millennials spendono e si “buttano” sul lusso, preferendo però un’esperienza da ricordare piuttosto che un oggetto personale. Per questi giovani consumatori, che hanno vissuto appieno la crisi finanziaria che ha colpito la nostra società negli ultimi anni, il valore è molto più importante del prezzo. La qualità, l’esperienza e l’autenticità sono le uniche caratteristiche che meritano considerazione.

Le esperienze uniche continuano ad essere una delle caratteristiche che definiscono gli acquisti di lusso, mentre sempre più brand e aziende si concentrano sull’autenticità. Boutique di lusso, ristoranti e hotel possono offrire esperienze lussuose che non possono essere replicate digitalmente.

Anche la sostenibilità è al centro degli interessi dei millennials – e, quindi, di grande interesse anche per i brand che ruotano intorno a questa ghiotta fetta di consumatori: stiamo parlando di viaggi per attività immersi nella natura, eco-turismo (in grandissima crescita), con hotel e resort plastic-free e che propongono sui menù prodotti locali e a chilometro 0.

I brand più lungimiranti hanno capito che concentrarsi su questo aspetto – e soprattutto sul binomio ecologia/lusso – sarà proficuo. Questo trend va di pari passo con la presa di coscienza di un numero sempre maggiore di turisti che sono diventati più sensibili alle tematiche ambientali. Anche alcune catene di alberghi di lusso hanno avviato interessanti iniziative di sostenibilità per dimostrare che il settore dell’hospitality non è “sprecone” come molti pensano e che, con la collaborazione di albergatori ed ospiti, si può essere responsabili e attenti all’ambiente.

Si registra, in generale, un trend interessante: i consumatori, oggi, vogliono assicurarsi che i brand che utilizzano condividano i loro stessi valori.

Quando si parla di brand loyalty, la scelta dei clienti – specie i più giovani – ricade su quelle aziende che hanno un giusto rapporto qualità-prezzo. Il 48% dei millennials ammette di avere dei brand preferiti, ma che comunque non mette da parte delle alternative, se valide.

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