Oggi siamo giunti al terzo ed ultimo appuntamento con la nostra guida su come fare per tenere con sé in azienda i dipendenti migliori. Si tratta di un lavoro importante che il reparto Risorse Umane, insieme agli imprenditori, deve svolgere seriamente se vuole mantenere nel team i migliori, ovvero gli elementi con spiccate doti di problem solving.

Se nella prima parte dell’articolo (clicca qui per leggerla) abbiamo spiegato cosa vuol dire coinvolgere i dipendenti e perché è importante farlo, nella seconda parte (click qui per recuperarla) abbiamo snocciolato la prima strategia che gli imprenditori dovrebbero mettere in atto: riconoscere il lavoro e il merito dei dipendenti e saperlo ricompensare.

Nell’articolo che segue ti parleremo di un altro metodo efficace per aumentare il coinvolgimento dei dipendenti: condurre un buon lavoro di indagine sulla loro soddisfazione. Come per le altre precedenti parti, la nostra fonte è un articolo letto su tinypulse.com.

Ecco le migliori best practice per condurre una valida e affidabile indagine.

  1. Scarica i contenuti gratuiti!Scopri cosa conta per i dipendenti esaminandoli.

L’obiettivo principale delle indagini e dei sondaggi somministrati ai dipendenti è avviare una “conversazione” per capire quali siano desideri, bisogni, difficoltà. Lavorando sulle risposte sarà possibile apportare tutti i cambiamenti necessari per far sì che i dipendenti abbiano voglia di restare al tuo fianco.

  • I sondaggi devono essere brevi. Più domande sottoporrai al tuo personale, più l’attenzione calerà e si riceveranno risposte meno ponderate e brillanti. Una ricerca condotta da Cvent indica chiaramente che più le domande in un questionario aumentano, meno secondi vengono dedicati alla formulazione delle risposte. In sostanza: più domande poni, meno tempo gli intervistati dedicano a rispondere. Cerca di creare dei sondaggi brevi e che vadano dritti al punto.
  • I sondaggi devono essere frequenti. Riallacciandoci al punto precedente, possiamo serenamente affermare: meglio sondaggi frequenti e brevi che lunghi e (ad esempio) annuali. Sottoporre dei questionari ai dipendenti a scadenze brevi e regolari fa bene sia agli intervistati che agli intervistatori: i primi saranno più lucidi e sinceri nella risposta, mentre i secondi riceveranno feedback di migliore qualità. L’ideale, secondo molti manager, sarebbe ricevere un feedback ogni due settimane. È effettivamente un impegno difficile da mantenere, ma ricorda: l’obiettivo principale è avviare una conversazione per capire come coinvolgere di più i tuoi dipendenti e farli restare.

Se segui questi due consigli, sarai pronto per passare al punto 2.

  1. Sii trasparente e condividi i risultati.

Condividere tutti i dati raccolti nei sondaggi è un modo semplice ma potente per dimostrare trasparenza e iniziare a coinvolgere i dipendenti. Affrontare i problemi che emergono dalle risposte ai sondaggi è molto importante per iniziare conversazioni con loro, ma anche per creare una cultura aziendale che si basi sulla comunicazione e la collaborazione.

  • Assicurati che il senior management assuma un ruolo centrale.Se le iniziative di coinvolgimento dei dipendenti arriveranno dai “piani alti” avranno più successo poiché avviate da chi prende decisioni ed è in una posizione di leadership. Se così non fosse, è bene accertarsi di avere il loro consenso e supporto.
  • Il processo di 4 fasi per condividere con efficacia un sondaggio. Le risposte alle domande che sottoporrai al tuo team riveleranno dati positivi e negativi della tua azienda. Ricorda queste quattro cose quando condividerai i risultati con tutti.
  1. Fai un pre-screening dei risultati, omettendo informazioni che possono essere imbarazzanti o offensive per qualcuno.
  2. Fissa una riunione ricorrente per leggere e interpretare i dati dei sondaggi.
  3. Conversazione trasparente: utilizza le informazioni che hai ricavato per avviare discussioni sane sui problemi. Prova ad iniziare dai punti positivi riscontrati.
  4. Prepara un piano d’azione: una volta letti e decodificati i dati, decidi cosa fare per risolvere le questioni importanti.

 

  1. Crea un piano d’azione con i dati ricavati dai sondaggi.

È fondamentale fare qualcosa di concreto dopo aver sondato le preferenze, i desideri e le difficoltà dei dipendenti. Se ci si interessa a loro senza poi agire, è meglio non fare nulla da principio. Il semplice ascolto senza azione porta a disinteresse e scarso impegno sul lavoro: è quanto sostiene anche una ricerca condotta da BlessingWhite, società di consulenza sul coinvolgimento dei dipendenti.

A seguito dei tuoi sondaggi sui dipendenti riceverai risposte e feedback su questioni semplici e su sfide più difficili e complesse. Le prime potranno essere prese in considerazione immediatamente: in questo modo dimostrerai ai tuoi collaboratori che le lori voci sono ascoltate e che contano. Per quanto riguarda le questioni più complesse, iniziare ad affrontarle e fare un passo dopo l’altro porterà benefici a lungo termine a tutta l’azienda.

Non dimenticare, inoltre, questi tre step fondamentali:

  • ringrazia sempre dipendenti e collaboratori per le loro opinioni e i feedback.
  • Riconosci il significato e il valore di ciò che ti viene comunicato dal team: sii empatico.
  • Chiedi al tuo team consigli su come poter risolvere eventuali problemi insieme.

Ricorda: organizza sondaggi e raccogli dati di questo genere solo se vuoi davvero migliorare la tua azienda e aumentare il coinvolgimento della tua squadra. Altrimenti i tuoi sforzi saranno solo una perdita di tempo prezioso, denaro e risorse.

Vuoi un metodo oggettivo per capire chi sono i migliori collaboratori in azienda? Esiste un sistema oggettivo per misurarlo! Richiedi oggi un contatto gratuito e senza impegno, clicca qui.

Tagged with: , , , ,